Quali sono gli interventi di efficientamento energetico utili per migliorare l’efficienza energetica di un edificio.
Migliorare l’efficienza energetica di un immobile dovrebbe essere il risultato di un approccio integrato che prende in considerazione l’interazione tra i diversi interventi di efficientamento energetico.
L’efficientamento energetico ha come obiettivo la riduzione dei consumi e dei costi di gestione , il miglioramento del comfort interno e può portare ad un maggiore apprezzamento dell’immobile sul mercato.
La scelta delle strategie e delle misure da adottare per la riqualificazione energetica di un edificio esistente dovrebbero essere il risultato di una progettazione accurata che può comprendere diverse attività: la diagnosi energetica, la definizione degli obiettivi, la scelta degli interventi, l’analisi dei costi e dei benefici, il controllo dei lavori, la certificazione di qualità, il monitoraggio.
Nell’articolo sintetiziamo quali sono gli interventi di efficientamento energetico da considerare in situazioni diverse:
Come migliorare la classe energetica
Come ridurre i consumi energetici con l’efficientamento energetico di un edificio
Migliorare l’efficienza energetica per aumentare il valore dell’immobile
Migliorare il benessere
Vuoi riqualificare il tuo edificio?
Quali interventi considerare per migliorare l’efficienza energetica di un edificio.
Gli interventi per migliorare l’efficienza energetica di un immobile dipendono dagli obiettivi del committente, dalle caratteristiche dell’edificio, dal budget disponibile. Variano anche se la finalità è ottimizzare le prestazioni estive, quelle invernali o trovare un equilibrio tra le due.
In generale gli interventi riguardano la coibentazione dell’involucro dell’edificio, il miglioramento dell’efficienza degli impianti di climatizzazione e della loro gestione. Inoltre si possono installare impianti che utilizzano le fonti di energia rinnovabili. Per alcune tipologie di edifici (commerciali, coworking, uffici con numerose postazioni di lavoro, sale ed edifici pubblici, scuole, alberghi, ristoranti) si può intervenire anche sull’illuminazione.
Soprattutto negli uffici e nelle scuole, ma anche nelle residenze potrebbe essere utile introdurre modalità di gestione dell’edificio più attente agli sprechi.
Di seguito sono descritti alcuni casi particolari.
Come migliorare la classe energetica
Se l’obiettivo dell’efficientamento energetico è migliorare la classe energetica dell’immobile, l’intervento più semplice è sostituire il generatore di calore con una pompa di calore o, dove è possibile, con un generatore a biomasse.
Questo intervento cambia la classe energetica, ma lascia invariata la quantità di energia necessaria per assicurare le condizioni di comfort sia in inverno che in estate. Per mantenere la temperatura e l’umidità a livelli accettabili sarà sempre necessaria una elevata quantità di energia e l’attivazione degli impianti.
Anche la variazione dei costi di gestione è da valutare con attenzione.
In pratica, con questo intervento, si sostituisce la fonte di energia (il vettore energetico, in termini tecnici). Dopo l’intervento l’edificio avrà sempre bisogno della stessa quantità di energia per garantire un adeguato riscaldamento e raffrescamento, ma si procura questa energia da una fonte diversa. Ad esempio non più il metano, ma la corrente elettrica, magari fornita da un impianto fotovoltaico.
Questo cambiamento, per le modalità con cui è calcolata la classe energetica nel sistema di certificazione nazionale, permette di migliorare l’efficienza energetica e quindi la classe energetica.
Quante classi si possono recuperare con questo intervento, dipende dalla situazione di partenza dell’edificio. Per avere un’ordine di grandezza di come potrebbe cambiare la classe energetica si può considerare che la sostituzione del generatore con una pompa di calore è stato la soluzione adottata da molti per soddisfare il requisito del salto di due classi richiesto dal superbonus.
In generale questo tipo d’intervento, da solo, non comporta un complessivo miglioramento delle prestazioni e del comfort ambientale dell’immobile.
Se l’obiettivo di cambiare la classe energetica fa parte di uno intento più ampio, ossia vuol essere la conseguenza di un miglioramento dell’efficienza energetica e della qualità complessiva dell’immobile, la sostituzione del generatore con un sistema alternativo deve essere inserita in una valutazione più ampia.
Rimangono alcune eccezioni. In casi particolari, come ad esempio gli edifici storici o contesti particolari, può essere effettivamente l’unica possibilità per avere un qualche miglioramento nelle prestazioni dell’immobile.
Come ridurre i consumi energetici con l’efficientamento energetico di un edificio.
Se la decisione di migliorare l’efficienza energetica deriva dalla volontà di ridurre i consumi di energia, è preferibile iniziare dalla loro valutazione, ad esempio attraverso un audit.
Questa analisi deve essere dettagliata e permette di individuare le cause del consumo di energia per quello specifico immobile ed i suoi abitanti.
Le cause di elevati consumi, infatti, possono essere varie e dipendono dal tipo di edificio e dalla sua utenza.
Parlando in generale i consumi energetici dipendono dall’uso dell’edificio e cambiano se si considera la stagione invernale o quella estiva, se si valutano i consumi di corrente elettrica o quelli di gas.
Un edificio per uffici, ad esempio, avrà una incidenza maggiore dei consumi per illuminazione rispetto ad una residenza. Per contro una residenza avrà una maggiore incidenza dei consumi per acqua calda sanitaria.
Durante l’inverno sui consumi energetici incidono molto le spese di climatizzazione, dovute alla dispersione di calore attraverso pareti, solai e, in misura minore, serramenti. A queste dispersioni si aggiungono quelle dovute al funzionamento del generatore di calore e dell’impianto di riscaldamento.
Durante la stagione estiva possono esserci aumenti dei consumi di energia elettrica per il raffrescamento. La causa normalmente è la troppa energia termica che entra dai serramenti o dalle coperture, oppure la difficoltà di disperdere il calore prodotto all’interno dell’edificio.
Una parte dei consumi può dipendere dalle abitudini degli utenti o dall’uso di particolari elettrodomestici o macchinari.
Alcuni di questi elettrodomestici sono usati per aiutare gli impianti esistenti nel tentativo di migliorare le condizioni di comfort (esempio il riscaldamento elettrico del bagno).
Altri soddisfano varie esigenze domestiche o lavorative.
Pensiamo, ad esempio, alle postazioni di PC oppure l’uso delle cucine in un ristorante, ma anche in un’abitazione, alle asciugatrici, ai forni elettrici, ecc. Il loro uso causa un consumo di energia. Inoltre apportando energia termica negli ambienti modificano le condizioni di comfort, che quindi devono essere riequilibrate mediante l’utilizzo di impianti e quindi consumando altra energia.
Considerando la varietà di situazioni, prima di ipotizzare degli interventi è importante ricostruire un quadro più dettagliato possibile dei consumi per l’immobile su cui si vuole intervenire.
Partendo da questo, in base al budget disponibile, si possono pianificare gli interventi necessari per migliorare l’efficienza energetica complessiva, stimare la loro efficacia e ponderare, quindi, costi e benefici dell’intervento di efficientamento energetico.
Migliorare l’efficienza energetica per aumentare il valore dell’immobile.
Un intervento di efficientamento energetico curato e certificato può aumentare il valore di mercato dell’immobile.
Secondo una pubblicazione della Banca d’Italia del 2023 (a cura di Michele Loberto, Alessandro Mistretta e Matteo Spuri) il prezzo delle case più efficienti è complessivamente superiore del 25% rispetto a quello delle case con prestazioni peggiori. Questa differenza è calcolata stimando solo lo scarto di prezzo dovuto all’efficienza energetica. Considerando che le case a basso consumo energetico hanno anche altre caratteristiche apprezzate dal mercato, la differenza di prezzo può arrivare fino al 40%.
Per aumentare il valore dell’immobile, l’intervento di efficientamento energetico dovrà portare ad un evidente miglioramento dell’efficienza energetica e del benessere interno. La scelta di quali opere realizzare terrà conto del budget disponibile e delle condizioni climatiche. Valuterà con molta attenzione l’integrazione architettonica e probabilmente l’intervento sarà certificato con una un sistema di certificazione di qualità rilasciato da un ente indipendente come CasaClima.
Migliorare il benessere.
Il vantaggio intrinseco degli interventi di efficientamento energetico sta nel fatto che migliorando le prestazioni e la qualità dell’immobile, determina anche il miglioramento delle condizioni di comfort interno.
Dopo un intervento di efficientamento energetico progettato correttamente, l’immobile avrà, in inverno, una temperatura costante e omogenea, pareti più calde e quindi minori effetti di discomfort. Anche il regime igrometrico interno tenderà ad essere maggiormente controllato, eventualmente anche con l’ausilio di impianti.
Allo stesso modo durante l’estate un edificio riqualificato sarà protetto dal surriscaldamento degli ambienti e dai picchi di umidità.
Gli effetti sul comfort possono essere ulteriormente migliorati in fase di progettazione, intervenendo sui punti critici dell’immmobile. Infine gli interventi possono migliorare la qualità dell’aria interna sostituendo i materiali esistenti con altri prodotti che garantiscono una maggiore salubrità degli ambienti.
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