Conto energia termico

Con l’inizio del 2013 è stato pubblicato il testo definitivo del Conto Energia Termico, o conto termico, che si aggiunge al panorama dei sistemi di incentivazione per le energie rinnovabili e per l’efficienza energetica.

Cosa è
Il Conto energia Termico è un sistema di incentivi che ricompensa economicamente la realizzazione di interventi di riqualificazione energetica degli edifici e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Oltre al nome ha in comune con il Conto Energia solo il fatto che riconosce un incentivo che viene pagato per un certo numero di anni, ma l’incentivo non è sempre proporzionato alla energia effettivamente prodotta, ne dipende esclusivamente dalla installazione di un impianto.
Ad esempio, nel caso della ristrutturazione energetica l’incentivo non è calcolato sull’energia risparmiata e nel caso degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili non basta realizzare un impianto, ma l’intervento deve sostituire un impianto di climatizzazione esistente. Solo nel caso del solare termico accedono all’incentivo gli impianti installati ex – novo.

Cosa incentiva
Gli interventi incentivati non sono molto diversi da quelli del sistema delle detrazioni per l’efficienza energetica (le detrazioni del 55%) e rientrano in due gruppi:

  • Gli interventi di incremento dell’efficienza energetica
  • Gli interventi di piccole dimensioni di produzione di energia  termica  da  fonti  rinnovabili

Incremento dell’efficienza energetica
Gli interventi di incremento dell’efficienza energetica riguardano la sostituzione della caldaia  tradizionale con caldaia a condensazione e gli interventi sull’involucro edilizio, cioè l’insieme di opere che permettono di ridurre il fabbisogno di energia a parità di confort eseguiti su edifici esistenti o su parti di edifici esistenti e su unita’ immobiliari esistenti di qualsiasi categoria catastale.
In particolare questo tipo di interventi riguardano:

  • isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato;
  • sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale utilizzanti generatori di calore a condensazione;
  • installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento di chiusure trasparenti con esposizione da Est-Sud-Est a Ovest, fissi o mobili, non trasportabili.

Energia termica da fonti rinnovabili
Negli interventi di piccole dimensioni di produzione di energia  termica  da  fonti  rinnovabili  e  di  sistemi  ad  alta efficienza rientrano gli interventi che riguardano l’installazione di impianti “innovativi” ossia pompe di calore, solare termico, biomasse.
Ad eccezione del solare termico tutte le altre tipologie sono da considerare come sostituzioni di impianti di climatizzazione già esistenti.
La dicitura piccole dimensioni non deve trarre in inganno. Per piccole dimensioni si intendono impianti che hanno potenza termica < 1000kW  e, nel caso del solare termico inferiore di 1000 mq.
Questo tipo di interventi riguardano:

  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale  esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di pompe di  calore.
  • sostituzione di  impianti  di  climatizzazione  invernale  o  di riscaldamento delle serre esistenti e dei fabbricati rurali esistenti con impianti di climatizzazione invernale  dotati  di  generatore  di calore alimentato da biomassa
  • installazione di collettori solari  termici,  anche  abbinati  a sistemi di solar cooling
  • sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a  pompa  di calore.

Chi può accedere
Il Conto Energia Termico è un sistema di incentivo che si rivolge alle amministrazioni pubbliche ed ai soggetti privati intesi come:

  • persone fisiche,
  • condomini
  • chi ha un reddito di impresa
  • chi ha un  reddito agrario

Non tutti i soggetti ammessi sono però uguali. Infatti gli incentivi per gli interventi di miglioramento della qualità edilizia, ossia quelli che permettono di ridurre il fabbisogno di energia, sono riservati solo alle pubbliche amministrazioni, le quali possono comunque accedere anche agli incentivi per gli altri tipi di interventi.

I soggetti privati: persone fisiche, condomini, titolari di reddito d’impresa possono accedere solo al secondo gruppo di interventi, ossia quelli che incentivano l’installazione di pompe di calore, generatori a biomassa e solare termico.

Questa differenziazione impensierisce perché già nella primavera del 2012 gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica erano stati equiparati alla normale ristrutturazione edilizia come se entrambi offrissero le stesse ricadute.
Chi investe nella riduzione del fabbisogno energetico di un immobile, però, non solo ottiene il beneficio immediato di sostenere economicamente l’edilizia ma ne favorisce anche l’innovazione e contribuisce a ridurre sensibilmente l’immissione di gas serra. D’altra parte molti considerano il miglioramento della qualità e delle prestazioni energetiche dal patrimonio edilizio esistente come possibile volano per rinnovare e riattivare un settore in crisi come quello immobiliare.

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